Come scegliere il divanetto per esterno

Rilassarsi all’aria aperta e godersi lo spettacolo della natura è un piacere che molti condividono. Tuttavia, affinchè le giornate possano trascorrere in tranquillità, è fondamentale dotarsi dei giusti arredi per esterno. Se fino alcuni anni fa, scegliere i mobili da giardino significava limitarsi a optare per un tavolino e delle semplici sedie, oggi invece grazie all’applicazione delle nuove tecnologie ai materiali, si può completare l’arredo outdoor con l’aggiunta di appositi divanetti per esterni capaci di resistere anche alle condizioni atmosferiche più avverse. Chi vuole quindi rallegrare il proprio giardino conferendogli colore e vivacità ma anche una certa nota di eleganza, non può rinunciare ad avere un divano dai tessuti colorati, resistente ai raggi solari, facile da lavare e impermeabile alle intemperie. 

 

Quali materiali scegliere per un divanetto per esterno

Il legno rimane uno dei materiali più usati per realizzare la struttura del divanetto per esterno. Si tratta di un materiale che viene continuamente rielaborato dai brand di settore per offrire modelli sempre al passo con le tendenze del momento. Negli ultimi anni si è andato sempre più affermando il rattan, ovvero un particolare tipo di legno ricavato da diverse specie di palme. Si tratta di una tipologia altamente resistente  all’aggressione degli agenti atmosferici, che in più mostrano un design molto accattivante.

Anche la plastica continua ad essere utilizzata per l’arredamento per esterni, anche se non è più la prima scelta, nonostante sia ancora il materiale più economico. Questo perché ormai si cerca di arredare anche l’esterno con mobili da giardino di qualità e quelli in plastica non sono tra i più eleganti, né tra i più resistenti ai raggi solari e né risultano troppo facili da pulire.

Ferro e alluminio invece non soffrono più di tali problemi perché possono essere prodotti con tecniche specifiche e ricoperti da verniciature che ne garantiscono una maggiore resistenza verso le intemperie, e anche verso la ruggine che quindi non rappresenta più un problema insormontabile.