La narcolessia, se ne può uscire? Cause, sintomi e rimedi

La narcolessia può condizionare molto la vita delle persone. Ci si addormenta ovunque e in qualsiasi momento, anche mentre si sta lavorando o si è alla guida.

Non si riesce a capire dove ci si trovi e, al risveglio, ci si sente paralizzati e intorpiditi. Questi sono sintomi della narcolessia.

Quali sono le cause di questi problemi? Purtroppo, una causa certa non è stata ancora definita. Per il momento, sappiamo che le cause più probabili possono essere:

  • alti livelli di stress;
  • infezioni virali o batteriche;
  • la predisposizione genetica (quindi casi pregressi in famiglia);
  • cambi repentini nella gestione del sonno/veglia.

I sintomi, invece, sono abbastanza chiari a un primo esame specialistico. Infatti, chi ha la narcolessia presenta nel cervello livelli più bassi di ipocretina.

Si tratta di una proteina che serve a gestire il sonno/veglia, in particolare il sonno REM. Quindi, una persona che ha la narcolessia non riesce ad avere un sonno REM normale.

L’organismo cerca di “recuperare” in qualche modo facendo addormentare la persona.

L’assenza o un minore sonno REM causa anche allucinazioni, cataplessia o comportamenti automatici “non richiesti”, cioè fatti senza abitudine e senza che la persona se ne accorga.

Questo spiga anche perché chi ha la narcolessia non riesce a tenere in mano degli oggetti o può non riuscire a pronunciare le parole.

Come si cura questa malattia? Prima di tutto, non c’è una terapia in grado di guarire al 100%. Ci sono delle terapie che permettono di gestire i sintomi per ottenere una vita normale.

Il primo esame è la polisonnografia, che mostra la qualità del sonno REM e la presenza o meno di ipocretina.

Ci sono diversi medicinali, ma solo un medico specializzato può prescriverli.

Per maggiori informazioni sulla narcolessia e su come vivere una vita migliore con le giuste terapie, ti invitiamo a seguire il blog specializzato, dove troverai consigli e informazioni per affrontare questa grave malattia.