Sempre più spesso si sente parlare di “schilometraggio” un termine brutto, ma che rende l’dea e con il quale si ha a che fare quando ci si trova davanti al dilemma dell’acquisto di un’auto usata. Il fenomeno dello schilometraggio delle vetture per essere rivendute a prezzi più alti è molto diffuso in Italia, ma è pur sempre una truffa, una sorta di lifting del tachimetro che interviene su uno dei più importanti criteri di valutazione fondamentale per determinare il prezzo di vendita dell’auto usata.
Ecco che bisogna effettuare una verifica chilometri auto usata prima di qualsiasi acquisto. La truffa, infatti, ha un’altissima incidenza e viene messa in atto non solo dai venditori privati, ma spesso anche in alcune concessionarie poco affidabili. Si tratta di un’operazione, come è evidente, assolutamente illegale e che in quanto tale viene punita dalla legge, a patto però che la truffa venga dimostrata. Il fatto è che mentre taroccare il chilometraggio dell’auto non è complicato per chi lo sa fare, scoprire i chilometri reali è più difficile.
Ma non impossibile. Come effettuare dunque una verifica chilometri auto usata? La prima cosa da fare, è usare il buon senso. Se ad esempio leggete che un’auto con 10 anni alle spalle ha percorso solamente 10mila chilometri, a meno che non appartenga a un anziano che la usa poco è quasi sempre una truffa. Il secondo modo per evitare truffe è quello di rivolgersi al Pra (pubblico registro automobilistico) consultabile anche online, o tramite Aci.
Per fare questo vi servirà la targa dell’auto, dopodiché potete chiedere una “visura” al Pra che vi restituirà i dati e le informazioni relative al veicolo, come ad esempio l’anno di immatricolazione (dal quale potrete dedurre molte cose). Un altro modo è farvi dare dal proprietario il libretto dell’auto. Lì dentro troverete tutte le revisioni fatte nel corso degli anni e se c’è troppa differenza tra tagliandi e chilometri dichiarati significa che qualcosa non torna.